MASTERING
Il Mastering è il processo fondamentale per creare il Master di un album musicale partendo dalle tracce ottenute dopo il missaggio. Il Master è la copia dalla quale verranno stampate tutte le altre. Il Mastering ha fondamentalmente due scopi:
- Amalgamare i brani presenti su un album (a meno che non si tratti di un singolo brano) decidendone la scaletta, le pause tra i brani e uniformandone i volumi, la risposta in frequenza e l'immagine stereofonica.
- Ottimizzare la resa sonora dei brani rispetto al supporto su cui verrà stampato l'album (cd, dvd, vinile o altro) facendo si' che il disco riesca a suonare al meglio su qualsiasi supporto venga riprodotto.
Procedimento Di solito le operazione base del mastering sono le seguenti:
- Trasferire le tracce audio registrate su una Digital Audio Workstation. Questo è opzionale in quanto molti preferiscono eseguire il mastering analogico dal nastro.
- Mettere in sequenza le tracce interponendo tra esse le pause desiderate.
- A questo punto è possibile eseguire tutta una serie di operazioni sull'audio ove necessario: Livellare i volumi Editare piccoli difetti Ridurre i fruscii di fondo Limitare i picchi dinamici delle tracce Comprimere la dinamica Espandere la dinamica Regolare l'ampiezza dell'immagine stereofonica Aggiungere un'ambienza Effettuare assolvenze ad inizio brano e/o dissolvenze a fine brano Uniformare lo spettro delle diverse tracce Uniformare la dinamica delle tracce e far si' che sfruttino al massimo tutta la gamma dinamica messa a disposizione del supporto.
Tipicamente la catena di processori nei quali passa l'audio è cosi' costituita:
Equalizzatore > Riverbero > Compressore > Eccitatore Armonico > Processore di immagine stereofonica > Limiter > Dither
Ovviamente è possibile tanto invertire l'ordine dei processori (fatta eccezione per il dither che deve chiudere la catena) quanto bypassare l'utilizzo di alcuni di questi, secondo le esigenze.
- Trasferire l'audio nel formato finale del master effettuando, se necessario, il dithering delle tracce.